giovedì 27 dicembre 2012

Lo sgarro, l'abbuffata, e la conseguente reazione metabolica


Differenza (in termini semplici) ABISSALE tra sgarro e abbuffata :

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Uno sgarro è un piccolo superamento del proprio fabbisogno energetico, insomma, qualcosa non in programma (esempio : una pizza con un gelato la sera). Gli sgarri occasionali conferiscono una botta al metabolismo, in quanto nel mezzo di una dieta, concedersi qualcosa una sera a settimana, fa sì che il corpo si abitui di meno a quel regime alimentare (aspettandosi sempre la stessa quantità di cibo, è più facile che si blocchi il metabolismo, meccanismo di risparmio energetico).

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Un'abbuffata è un grande superamento del proprio fabbisogno energetico, che se costante, mette a repentaglio la salute; è principalmente caratterizzata da :
-perdita di controllo nell'assunzione di cibo in ogni caso (l'individuo in questione, spesso non riesce a fermarsi e mangia in un breve arco di tempo una quantità immensa di cibo);
-voracità nel mangiare;
-spesso, nella fase in e post profondi sensi di colpa.


Le abbuffate non conferiscono una scossa al metabolismo (il corpo reagirà come un orologio impazzito difronte a questa inaspettata situazione e impiegherà più tempo, (è tutto soggettivo) spesso addirittura giorni), per sgonfiarsi. Se frequentemente alternate ai digiuni, queste favoriscono un blocco metabolico.


Ergo, per chi è abituato a ingerire briciole, un piatto di pasta potrebbe essere un trauma, far sopraggiungere inevitabili sensi di colpa, ognuno la vive a modo suo (rapporto conflittuale con il cibo manifestatosi in modi differenti), però non si può dire "mi sono ABBUFFATA con un piatto di pasta, sono malata per questo", perchè il binge è tutta un'altra cosa.

Odio i falsi moralisti :]

Ti saltano tutti addosso se vuoi essere incredibilmente magra, dicendo : "bleah che schifo che diventeresti, viva le donne in carne", e poi si lamentano se denigri il grasso (il grasso, non le persone grasse!!), definendoti "senza sensibilità". Ognuno ha i suoi gusti, e poi qui gli offensivi siete solo voi qui.
Oppure, gente che esalta le donne sovrappeso (ci sta, ribadisco il concetto di sopra), ma poi si lamenta se tali donne vengono definite "sovrappeso" (attenzione, ho detto "sovrappeso", non "cicciona del cazzo" o insulti gratuiti) : il grasso è oggettivo, vi possono piacere le donne veramente in carne ma negare che lo sono o offendere chi lo ammette, vi rende solo dei grandi bugiardi.


E, <mi fanno allegramente ridere le persone che dicono " la società ci sta rovinando, le grasse non devono essere derise, per colpa della società le ragazze si uccidono per il loro fisico ecc " e poi dicono " le ossa ai cani, le magre fanno schifo viva la carne " scusate un po' di coerenza, dicendo così emarginate le magre !! Quando si offende la magrezza va tutto bene , quando si offende il grasso allora tutti a fare i moralisti. Se siete davvero moralisti e volete andare contro questa società , è giusto dire " non bisogna emarginare nessuno, magre o grasse siamo tutte uguali" e non passare gli insulti a un altra categoria di ragazze !!!! A noi alla fine fa piacere , ammettiamolo, che ce lo dicano, perché anche se veniamo offese per noi è un complimento. Ma sempre insulto è, e magari una magra di costituzione che VUOLE ingrassare ma non ci riesce, potrebbe offendersi seriamente.> [<Cit @Malata di Perfezione>].

SCUSATE, UN PO' DI COERENZA !!

Meno stronzate, più verità :D

Io penso che la gente in generale sia molto ignorante sulla questione "peso" e dieta. Certo, io non sono certo la regina delle saputelle, ma le cose base le so.

Per esempio, odio i commenti come : "Tu sottopeso?! Ma va, stai bene così!!", non ricordo esattamente chi me l'avesse detto. Ma SOTTOPESO, significa essere al di sotto del normale, ossia MAGRI, ergo si può stare ugualmente bene e conciliare le due cose. E' quando il sottopeso diventa grave, che le persone lo intendono come un "sottopeso". Ma come dice il bmi, ci sono due categorie : sottopeso (corpo magro), gravemente sottopeso (troppo magro). Normopeso, è un'altra cosa (giusto).

Gente che non bada alla costituzione, magari hai i fianchi larghi per natura e ci hai appese solo ossa sporgenti, eppure ti senti attribuire l'aggettivo "bella formosa" (per la precisione, intendono "non troppo magra"). E magari c'è chi, a tuo contrario, ha una vita strettissima con più tessuto adiposo, non ha seno e ha il sedere piatto ma ha le cosce larghe (larghe = grasse), eppure lei, gli altri la definiscono "magra". Un conto sono le FORME (immutabili), un altro è IL GRASSO.

Gente che perde tre chili in due giorni (per dieta ristretta oppure febbre) e dice : "sono DIMAGRITA di tre chili!!" No, non sei dimagrita, hai perso solo liquidi e massa magra, per intaccare vero grasso ci vuole almeno una settimana, se no chi si abbuffa pesantemente per due giorni e ne prende cinque, ingrassa? No, rimane magro e si vede, al limite si gonfia la pancia. Dovrebbe correggersi istantaneamente e dire : "Ho PERSO tre chili".

Gente che pensa che conta solo la qualità nell'ambito "dieta" : ti guarda stupita mentre addenti un cannoncino alla crema di prima mattina e ti chiede : "Ma non eri a dieta?! Guarda che poi ingrassi !!", eh sì ingrasso proprio con UN cannoncino. Alla tua faccia, quando avevo un metabolismo funzionante, dimagrivo anche con quattro bignè la mattina, infatti i risultati si erano visti. Visto che ti fai tanto figo, non ti hanno per caso insegnato che invece escludere totalmente zuccheri e carboidrati dalla dieta non è salutare?!

Gente che ti definisce "normopeso" (ognuno avrà la sua concezione sulla magrezza, tanto chi ha veramente ragione sono solo misure e gli esami plicometrici ;D), e definisce altrettanto "normopeso" una persona con dieci chili in più di te di solo lardo. Sì, magari può trovare più attraente il suo corpo, dire che sta meglio, ma attribuire un giudizio corporeo alla cazzo è ridicolo.

Gente che dice che con le diete ristrette si intacca solo il muscolo, ma il grasso resta lì dov'è. Per favore, si intaccherà più massa magra che con la dieta normale, ma si dimagrisce benissimo anche così. I liquidi sono la prima cosa che si perde con qualunque dieta. Certo, peggio che con duemila calorie al giorno, sano movimento, ma il grasso lo si brucia automaticamente se si ingerisce meno di quello che si consuma (un kg di massa grassa ==> oltre 7500 kcal in meno del proprio fabbisogno energetico).

POEMA OMERICO utile per decapitare un po' di ignoranza :D

sabato 8 dicembre 2012

Sono tornata, sono in costante lotta con il temibile grasso del mio corpo.

Torno da una grande abbuffata (si intendono almeno 3000 kcal), e ho bisogno di scrivere. Dopo settimane di lacrime, di attacchi bulimici e di giorni di iperfagia alternati a giorni di ipofagia, pensavo di aver riacquisito l'autocontrollo, almeno in piccola parte. "Le abbuffate sono in primis la conseguenza di eccessive restrizioni alimentari", mi hanno ribadito assiduamente molti esperti nel campo alimentare, molti amici, i miei genitori, anche semplici conoscenti. Lo sapevo nell'inconscio, ci credevo anche io in fondo; ma con un metabolismo ridotto al midollo come il mio, ottenere dei risultati aumentando le dosi sarebbe stato (quasi) impossibile, considerato che aumentavo di peso con una tazza di macedonia imprevista nel pomeriggio. E così, sono partita con una nuova prospettiva, più salutare, e non solo in quell'ambito : mi sono isolata dalle persone che mi volevano male, dagli ipocriti, i maniaci, le false amicizie, e ho cercato di conquistare la mia autonomia, cercando di recuperare il tempo perso dedicandolo a me stessa; l'obiettivo era amarmi di più, imparare a stare da sola, senza far dipendere il mio umore dagli altri. Ero delusa, amareggiata, ancora presa per uno stronzo. Mi sono rimboccata le maniche, dedicata prevalentemente alla dieta, ho mantenuto vicini gli unici quattro gatti che sembravano essere degni delle mie attenzioni, e ne sono uscita vincitrice, perlomeno parzialmente: all'inizio, ciò che mi importava era distruggermi, solo quello. Avevo capito troppo tardi che potevo anche amarmi da sola, contare sulle mie forze.
Dopodichè, ho provato a spartire e regolarizzare l'alimentazione, integrando più fibre, pur sempre senza aumentare l'apporto calorico, visto che il mio fine primario era il dimagrimento : cinque pasti al giorno al posto della mia sola immensa colazione quotidiana, associati a due ore di calma attività aerobica (non voglio muscoli o tonificarmi!) in palestra, sì, due ore ogni giorno. Non mi schiererò mai contro il digiuno (completo o parziale che sia), visto che l'ho praticato per mesi, penso solo che sia adatto a pochi, a persone con lo stomaco di una formica, non faceva per me. E' andato tutto okay, perlomeno all'inizio: per una come me, che era abituata a due cucchiaini di tonno a cena, mi sembrava di raggiungere l'estasi con appena due fette di bresaola in più, mi sentivo rinata, perdevo peso. Tuttavia, le abbuffate sono sopraggiunte nuovamente, e così ho aumentato leggermente la colazione: con duecento calorie in più la perdita di peso era una gran utopia. Ho sempre fame, pur cercando di mantenere un equilibrio, una disciplina, non saltando più i pasti.

Cedo sempre. Certo, meno di prima, e mi sento una fallita. Tutte cediamo, sono da sempre una golosona. Il problema è quando il piccolo sgarro diventa un'irreparabile abbuffata. Mi basta poco per prendere massa grassa, per intaccarla una settimana invece non è sufficiente: sono sempre al punto iniziale (perdere peso è un conto, perdere grasso è un altro!). Era facile, quando non dovevo bruciare con la palestra due terzi di ciò che ingerivo, già: non penso che si tratti di mancata forza di volontà, è solo una questione metabolica che mi sono creata da sola con tutte queste diete fai da te e abbuffate insorte nel mentre.

Il problema cruciale è il mio stato psicologico : mi sento così inutile, il mio umore dipende solo dalla bilancia, dalle misure, dallo specchio. Loro, cerco di evitarli il più possibile. Sono ancora sottopeso, peso poco meno di quarantasette chili, eppure mi vedo le cosce di una balena. So di essere una bella persona dentro, ma non mi basta, io ho bisogno di sentirmi a mio agio con me stessa. Mi piacerebbe tanto concedermi una pizza ogni tanto senza farmi assalire poi da irrefrenabili sensi di colpa, senza prendere due chili di gonfiore. Non riesco più nemmeno a vivere bene il sesso. I provvedimenti della mia famiglia non sono ancora efficaci, anche se i miei genitori stanno cercando di aiutarmi in tutti i modi. Ho le occhiaie e il viso scavato, le clavicole sporgenti, ma non mi basta, non mi basta essere tirata se non sono anche magra. Ho sempre fame: mangerei sempre; ho sempre voglia di dimagrire, è un paradosso.. non si possono conciliare le due cose. Ci sono dei giorni che   mi impegno moltissimo, ma poi basta un niente per mandare tutto a monte, una stupida abbuffata dettata dall'istinto e dalla mancanza di affetto. Il problema lo sento sempre più marcato, mi sta soffocando: un tempo, con una sola eccezione alimentare imprevista, ci ridevo sopra, soprattutto se avevo digiunato per giorni; adesso, basta quello per farmi scattare le lacrime, sono senza forze. Ogni distrazione, mi rimanda ugualmente al cibo (shopping --> devo dimagrire, per esempio). Mi sento giusta, ma le mie gambe le vedo lardose. La situazione sta degenerando, e io ho bisogno di uscirne fuori.