domenica 2 febbraio 2020

☆Light up that fucking Dark.☆

Fulminee luci accecanti.
Le finestre si spalancano all'indomani, alla "novità", risvegliando la mia forza di volontá, un'insolita sete di conoscenza e di esperienza, un inatteso interesse verso l'esplorazione dell' "ignoto". Sono disposta a lasciarmi scivolare ad occhi chiusi lungo un vortice sconosciuto, spinta da un deciso ma equilibrato soffio di vento, alternato ad impetuose e turbolente raffiche di corrente. La luce è il desiderio, come il sole che ti infonde la speranza e che ti riscalda dal gelo delle tue angosce. La luce è (anche) il rischio, come il sole che ti scotta la pelle, e il cui bagliore potrebbe rivelarsi persino accecante. Ma niente luccica incrollabilmente, niente per nessuno.
In me (ri)affiora -come d'attesa, o 'di sorpresa'- il buio oscuro che mi dimora dentro da lungo, lunghissimo tempo. Si nasconde con perizia e gioca abilmente con l'inganno, rendendosi invisibile per brevi istanti illusori. Eppure, di addormentarsi per davvero non ne vuole sapere. È il custode del mio profondo malessere, lo specchio del mio irrequieto stato d'animo. Pervasa da questa forza esorbitante, lo sento esplodere soffocandomi come un demone della notte, imprimere indelebili ferite sulla mia pelle, sbranarmi le ossa e nutrirsi di me fino alle spalle pungenti. Frecce scagliate con impeccabile mira contro ogni mia fatale debolezza. E tornano i brutti pensieri, le ansie e i timori ossessivi, il terrore di rimanere con le mani a stringere il vuoto.. bruciata da ogni amara delusione. Inerme e sfinita, raggiungo immobile la vetta del dolore. Nella mia infinita desolazione pero', ecco che mi sento "risvegliarmi". Un "fantasma" visibile ma privo di espressioni, morto di emozioni, non può esistere. E' il Vuoto, quello che ti si forma dentro e che nutri inconsciamente, ad impugnare così lo scettro del potere, ad annientarti progressivamente. Arrivo quindi al punto di temere meno il male, odiandolo ma ricercandolo: "percepisco", "avverto", sono in preda a sensazioni umane, vere, reali. Sono loro, spilli taglienti. Il mio cuore è palpitante. Sono gli spilli taglienti. 
Ed io, mi sento viva.