lunedì 30 aprile 2012

"Digiuno per dimagrire"


*Dai detrattori del digiuno si sente spesso affermare che:
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il digiuno non determina efficace perdita di grasso, non è quindi indicato per dimagrire, perché durante il digiuno vengono bruciate solo proteine, e si perde pertanto esclusivamente massa magra;
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il digiuno non determina nemmeno depurazione, perché durante il digiuno si formano e si accumulano nel sangue i corpi chetonici, sostanze tossiche.

In altre parole il corpo a digiuno "impazzirebbe", accumulando tossine,  consumando i componenti più importanti e nobili della struttura vivente e non utilizzando il grasso, che è il materiale di riserva per antonomasia.
Se così fosse il digiuno sarebbe non solo non indicato per dimagrire ma  squilibrante e non fisiologico.
E' opportuno fare chiarezza, in modo semplice ma adeguato, facendo riferimento alle attuali conoscenze relative alla fisiologia del digiuno, che ogni esperto sarebbe tenuto a conoscere.
  1. Le prime 12 ore  di digiuno determinano  il quasi completo consumo delle riserve di zuccheri e siccome il cervello richiede circa 100 grammi di glucosio al giorno, già dopo 12  ore di digiuno si osserva un notevole consumo di proteine per formare glucosio destinato al cervello.
  2. Nello stesso tempo si osserva un notevole aumento dei corpi chetonici, che si formano nel corpo quando mancano gli zuccheri.
Questi processi si intensificano nelle prime 48 ore, ma già al terzo giorno di digiuno si riducono e dal terzo giorno in poi:


il consumo delle proteine si riduce progressivamente fino a raggiungere livelli bassissimi

il consumo dei grassi aumenta fino a diventare la fondamentale fonte di calore per il corpo

i corpi chetonici non aumentano più e si mantengono ad un valore costante.

Come si spiegano questi cambiamenti?
Si spiegano con il verificarsi di  alcuni adattamenti fisiologici poco noti, ma accertati scientificamente e che tutti i veri studiosi del digiuno e della fisiologia in generale conoscono:
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quando i corpi chetonici hanno raggiunto nel sangue un valore soglia il cervello non richiede più zuccheri, ma utilizza per i suoi fabbisogni energetici i corpi chetonici. In questa nuova condizione i corpi chetonici non si possono più considerare accumuli tossici, ma sono diventati nutrienti necessari.
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le proteine non vengono più utilizzate per formare glucosio, dal momento che il cervello non li richiede più, e il loro consumo si riduce al minimo.
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i grassi diventano praticamente l'unica fonte energetica per le necessità del corpo, cosa che del resto corrisponde al loro ruolo di materiale di riserva per eccellenza.
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Questo rende possibile al corpo con sufficienti riserve di grasso di far fronte senza squilibri a lunghi digiuni: il corpo è pertanto "attrezzato" al digiuno, come è ovvio: il digiuno infatti tra gli esseri viventi è un evento che si può verificare facilmente e sarebbe assurdo che il corpo non potesse affrontate tale circostanza.*

In conclusione, con il digiuno si perde sia massa magra sia massa grassa, la cui diminuzione varia da individuo a individuo a seconda di svariati fattori, come il proprio metabolismo basale e le consuetudini alimentari. Ora, appurato che per perdere un solo chilogrammo di massa grassa bisogna utilizzare in meno più di 7000 kcal di quanto si necessita (1g di grasso contiene 9 kcal di cui una parte d'acqua), che il fabbisogno medio giornaliero di una donna sia di circa 1800/1600 kcal e quello di un uomo di 2000 kcal, la perdita di grasso corporeo puo' raggiungere al massimo l'1,5 kg (per individui di sesso femminile) e i 2 kg (per individui di sesso maschile) dopo una settimana di digiuno alimentare.