domenica 16 agosto 2015

When love is your downfall

Mi abbandono ai più ingannevoli ricordi e mi cullo nella speranza di un futuro che non ha speranza. Ho la pelle d'oca nel sentire ancora la sua voce, i battiti e i fremiti che mi tenevano compagnia durante le attese dei nostri incontri, le sue labbra che scivolano sul mio collo, i segni dei suoi denti sul mio corpo. Risplendo, sfavillo. Il suo sesso fonte di estremo piacere e noi due uniti come calamite, il suo viso tanto grazioso che mi imbarazza e i miei occhi timidi e fuggevoli dinnanzi a tale ineffabile splendore. Sará mera auto convinzione, pericolosa ossessione, attrazione letale, masochismo deleterio, ma quando sto con lui mi sento viva e quando non sto con lui vivo nell'attesa di (ri)esserlo. Mi piace stuzzicarlo, allontanarlo con le mie assidue stranezze, le frasi insensate e la mia possessivitá incontrollabile: frantumandomi la testa contro il muro raggiungo l'apice del dolore, che nel profondo penso sia ció che merito. Non è sufficiente esserne consapevoli, è contrariamente necessario farselo direttamente sbattere in faccia con il fine di annullare il proprio interesse, o di annullare se stesse: dimmi che non conto niente per te, dimmi che sono inutile, così forse riesco davvero a odiarti, perchè al momento ti detesto, poi detesto me e mentre mi uccidi io ti voglio di piú. Baciami, assaporami, respirami, sfiorami, fammi l'amore, sei tutto ciò che voglio e la figura utopica e inarrivabile che incarni mi fa perdere la testa. Sei meravigliosamente devastante, sei dannatamente disarmante. Rinunciare al suo calore significherebbe annegare dentro, non affogare la sofferenza che in seguito ne deriva. Rido di noi, di tutto, non mi capisco e non sono in grado di scavarmi dentro, così rido anche di me stessa nell'attesa che affiori ciò che inspiegabilmente continuo ad accumulare. Mi lascio finalmente inondare il volto dalle lacrime e butto fuori quegli invincibili uragani che albergano nella mia anima, dopotutto non serve un rasoio per ustionarti i polsi se ti puoi fare scoppiare il cuore, oramai velato di irreversibili smagliature. Ti sento sotto la mia pelle, dentro di me, fino alle ossa, poi non ti sento piú, apro il frigo e nemmeno io mi sento. Sono senza forze e innamorata di quell'amore che mai mi potrai dare.




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